Qualche mese fa ero seduta a un tavolino di un bar. C'erano dei libri intorno a me e io ne ho preso uno. Aveva un copertina gialla. Forse speravo che il giallo, un colore così caldo, mi aiutasse un po'. Stavo male seduta a quel tavolino, nonostante il caldo, nonostante il sole, nonostante il mare vicino. Mi ricordo che ho iniziato a leggere e che ho letto lo stesso paragrafo una decina di volte con la testa che non recepiva niente e gli occhi che vedevano le parole intrecciarsi davanti, come un qualcosa di fluido che non si fermava e mi agitava ancora di più. Non ricordo niente di quel paragrafo.
Ieri sono andata in libreria a cercare un libro e a un tratto sullo scaffale ho visto una copertina gialla. L'ho riconosciuta subito. L'ho preso, aperto e ho iniziato a leggere il primo paragrafo. Le parole hanno iniziato a vorticarmi di nuovo davanti e ho sentito come un senso di capogiro e di aria che smetteva di essere fresca, di aria che iniziava a mancarmi. L'ho posato subito.
Lo ha scritto uno degli autori che mi piacciono di più quel libro. Spero prima o poi di riuscire a leggerlo tutto. In quel momento mi accorgerò di aver ritrovato quello che ho perso. Un po' di fiducia.
Nessun commento:
Posta un commento