martedì 24 dicembre 2013

la magica medicina (il racconto di un regalo che ho ricevuto)

Ora vi racconto di un bel regalo di Natale che ho ricevuto l'altro giorno, in anticipo di una settimana. Ero a lavorare nella biblioteca scolastica e a un tratto mi è venuto di dire ai bambini che se volevano potevano farsi regalare dei libri. Che sono un bel regalo i libri sia da ricevere che da fare. Si possono trasmettere tante cose con un libro e aprire tante strade nuove.. Poi però mi è venuto anche da aggiungere che io invece di libri in regalo non ne ricevo mai. Mi piacerebbe proprio moltissimo ma nessuno proprio mi regala un libro. Non me lo aspettavo e invece questa cosa li ha incuriositi moltissimo perché gli sembrava proprio impossibile. "Io a una che fa la bibliotecaria gli regalerei solo libri!" ha detto Amir, "di sicuro gli piacciono!". "E invece no, alle bibliotecarie i libri non glieli regala nessuno" ho risposto io. "Allora quando torniamo dalle vacanze te ne porto uno io in regalo! ti piace cucinare? perché la mia zia che ha una radio ha scritto un libro di cucina e me ne posso far dare uno" ha detto Lorenzo. E io in effetti ora sarei curiosa del libro di cucina di una zia che ha una radio, chissà che radio e che musica passa.. "Io ti regalerei un libro di esperimenti, perché secondo me i libri di esperimenti sono i più belli" ha detto Cosimo. Poi uno mi regalava i treni (che è un po' fissato sui treni lui), un'altra mi regalava una storia d'amore perché quando siamo vecchi le storie d'amore piacciono (si si ha detto vecchi..) e via così. A un tratto si alza Guido, va allo scaffale e mi prende un libro. Me lo dà e mi dice "io invece ti regalo questo, ma lo puoi solo leggere". Allora subito il furbino del gruppo gli ha detto "ma non lo puoi regalare un libro della biblioteca!!". E lui tutto serio "ma lei lo prende in prestito, lo legge e questo è il mio regalo. Mi è piaciuto più di tutti questo libro qui". Mi sa che per quest'anno Guido ha vinto. Tra l'altro quel libro io in verità ce lo avevo anche a casa, e ora l'ho preso e l'ho spostato nello scaffale degli amici.

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