mercoledì 10 ottobre 2007

La vendetta, di Agota Kristof

La vendetta / Agota Kristof. - Torino : Einaudi, 2005. - 75 p. - (L'arcipelago ; 67). - ISBN: 8806173235

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Scrittura tagliente, nettissima, non una parola di più, non una parola di meno.. che amplifica come in un eco il senso di angoscia, quasi da incubo che spesso fa da sottofondo a questi brevi (ed alcuni davvero eccezionali) racconti.

Da ogni racconto un brano, una frase, una citazione...

La scure
..è lì, accanto al letto, sul tappeto. Ha una scure piantata sulla testa. Vuole visitarlo? Si, lo visiti pure. Un incidente davvero stupido, non trova? E' caduto dal letto nel sonno, ed è caduto su quella scure..

Un treno per il Nord
..no grazie. Devo prendere il treno. Ho scritto delle lettere. A mia madre. E anche a mia moglie. Ho scritto che arriverò con il treno delle otto di sera. Mia moglie mi aspetta alla stazione con i bambini. Anche mia madre mi aspetta. Da quando mio padre è morto mi aspetta per il funerale. Le ho promesso che ci andrò. Conto anche di rivedere mia moglie e i bambini che ho...abbandonato. Si, li ho abbandonati. Per diventare un grande artista. Mi sono dedicato alla pittura, alla scultura. Adesso ho voglia di tornare..

Casa mia
Sarà in questa o in un'altra vita? Tornerò a casa..

Il canale
..ha gridato. Il puma è vicino, appena dietro di lui. L'uomo non ha più il coraggio di voltarsi, non può più proseguire, i suoi piedi si radicano al suolo. Aspetta con indicibile terrore che l'animale lo assalga, che lo strazi dalle spalle alle cosce, che gli squarci la testa.
Ma il puma lo supera e continua per la sua strada, impassibile, poi si accuccia ai piedi di un bambino che prima non c'era, che è appena comparso e accarezza la testa del puma..

Morte di un operaio
..i tuoi ricordi, la giovinezza, la forza, la vita se li era presi la fabbrica. Ti ha lasciato solo la stanchezza, la stanchezza mortale di quarant'anni di lavoro..

Non mangio più
E' troppo tardi. Non mangio più..

I professori
..ricordo uno dei miei compagni che, molto abile, scivolava in silenzio alle spalle del professore di biologia e gli sfilava i nervi dalla colonna vertebrale per poi distribuirli a noi. Coi suoi nervi si potevano fabbricare parecchie cose, per esempio degli strumenti musicali. Più i nervi erano logori, più il suono era delicato..

Lo scrittore
Mi sono ritirato per scrivere il capolavoro della mia vita. Sono un grande scrittore. Ancora non lo sa nessuno, perché ancora non ho scritto nulla. Ma quando lo scriverò, il mio libro, il mio romanzo..

Il bambino
.. si, ci vergognamo di te, - dicono i miei genitori..

La casa
..mi sembrai stanca, - dice. - Ma devi sapere che sono tornato.
Davanti a lui si erge una casa, immobile, vecchia.
- Sei bella..

Sorella Line, fratello Lanoè
.. amami, Lanoè, fratello, amore mio, oppure annodami una corda al collo.

Fa lo stesso
- E domani? Ti alzi, dove vai?
- Da nessuna parte. O forse, dopotutto, da qualche parte andrò.
Fa lo stesso, in ogni caso si sta male ovunque..

La cassetta delle lettere
..potrebbe essere qualunque posto, purchè mio "padre" non possa ritrovarmi..

Numeri sbagliati
..le sere, in compenso, sono lunghe e silenziose. Per questo sono contento quando il telefono squilla. Anche se il più delle volte è quasi sempre un errore, e io sono soltanto un numero sbagliato..

La campagna
...poi ci fu il progetto dell'autostrada..

Le strade
- Suoni, - disse.
- Non riesco. Perché hanno riso?
- Per il disagio. Non potevano sopportare la sua musica...il suo dolore. E' innamorato?

La grande ruota
C'è qualcuno che non ho ancora avuto voglia di uccidere. Sei tu..

Il ladro di appartamenti
.. ma io entro nelle vostre stanze soltanto a tarda notte, quando l'ultimo degli invitati è andato via, quando i vostri orrendi lampadari si sono spenti, quando dormono tutti..

La madre
... non era più sola. Suo figlio era tornato a vivere con lei..

L'invito
.. Madeleine svuota i posacenere, raccatta le bottiglie vuote, i bicchieri sporchi, i cocci di vetro, sparecchia la tavola. Prima di mettersi a lavare i piatti, va in bagno e si guarda a lungo nello specchio.

La vendetta
- Ti vendicherò.

Di una città
..prima che sorga il sole devo parlare di tutto. Del torrente, del pozzo con la ruota scura, dell'estate allegra e rassicurante, del sole sul viso alle cinque del mattino, del giardino della chiesa..

Il Prodotto
..un licenziamento definitivo. Non sapeva vendere il Prodotto. Avevano appena assunto un altro direttore delle vendite..

Penso
..oggi penso che non c'è niente da aspettare, per cui me ne sto in camera mia, seduto su una sedia, senza fare nulla. Penso che fuori c'è una vita, ma in questa vita non succede niente. Almeno per me..

Mio padre
Non l'avete mai conosciuto. E' morto..

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