mercoledì 6 febbraio 2008

consigliato a stomaco pieno..

«Ma perché non chiedi il divorzio? Scusami tanto, ma davvero non capisco perché l'hai sposato». Al che Nanà rispose con una frase che gli colmò il cuore di beatitudine: «Perché l'ho sposato? Ma che domande sono? Per amare te, no?»

Una donna affascinante, molto furba e sensualmente golosa, due amanti cuochi sopraffini, un marito (che però non si vede mai) e la cucina greca in tutte le sue declinazioni. Ecco gli ingredienti di Le relazioni culinarie di Andreas Staïkos, scrittore greco contemporaneo conosciuto in patria soprattutto per i suoi lavori teatrali.
Damocle e Dimitris sono vicini di casa. Le loro cucine confinano. Le loro porte sono una di fianco all'altra. Le loro vite si somigliano. Damocle e Dimitris però non si conoscono. Poi un incontro in ascensore, un particolare svelato casualmente: due zoccoletti con tacco alto e pompon nero e l'improvvisa rivelazione. Damocle e Dimitris amano la stessa donna: Nanà. Damocle e Dimitris sono gli amanti della stessa donna: Nanà, infatti, è una donna sposata. Inizia così un duello a colpi di piccole golosità, di voluttuosissime prelibatezze, di pranzi e cene memorabili. Il trofeo? Conquistare il palato di questa donna e così conquistare anche l'esclusività del suo amore. Pagina dopo pagina ecco che si incontrano quindi il prezzemolo che danza, i coralli di riccio di mare annegati in un cucchiaio d'acqua dell'Egeo, i piselli che uccidono, un mosaico di brodo, mille tipi di polpettine, il filo di un esile gambo di sedano, le palline di patate che si sciolgono in bocca, le foglie di vite freschissime, il pollo con contorno di okra, i prìncipi spinosi... Fino al vincitore finale.
E' un libro che segue un crescendo lento, progressivo. E' un libro che inizialmente mi stava deludendo un po', ma che poi, pagina dopo pagina, ricetta dopo ricetta, mi ha conquistato. Staïkos infatti, senza mai manifestare predilezione per un personaggio o per un altro, è molto bravo a prenderti per mano e a condurti in questa storia che è comica e drammatica al tempo stesso e che, forse anche per l'inclinazione del suo autore, ha un forte sapore di teatralità, riuscendo persino a caratterizzare e rendere speciali anche le ricette che si trovano alla fine di ogni capitolo. Il finale poi l'ho trovato davvero strepitoso e chiaramente non lo racconto. Ma poi insomma ogni donna vorrebbe sentirsi un po' Nanà ...
Questo è un libro per chi, come me, è follemente innamorato della Grecia (tutta), dei greci, della cultura greca e della cucina greca e che, ad estati alterne, ci ritorna. Per chi della cucina greca riconosce i colori, i sapori e gli odori. Però un piccolo consiglio spassionato non leggetelo lontano dai pasti, o se avete fame... perché sarebbe assolutamente un supplizio.


... ahh si - di passaggio - la storia non è che sta proprio proprio così, ci sono delle inesattezze volute qua e là ... ma altrimenti si perdeva la sorpresa ;)

* Le relazioni culinarie / Andreas Staïkos ; traduzione di Maurizio De Rosa. - Milano : Ponte alle Grazie, 2001. - 110 p. - ISBN: 8879285270
(vedi anche la scheda su IBS)

Nessun commento: