"Questa mattina, appena in piedi, mi sono guardata allo specchio. Ero un'altra: ho visto un'espressione che non conoscevo, uno sguardo che mi nascondeva qualcosa. Non ero io, o almeno non quella che riconosco volentieri; ero invece la rappresentazione di quello che vorrei evitare" (M. Vitti)
giovedì 28 febbraio 2008
Il racconto dell'isola sconosciuta, di J. Saramago
Il racconto dell'isola sconosciuta / José Saramago ; a cura di Paolo Collo e Rita Desti. - Torino : Einaudi, 2003. - 29 p. : ill. - (L'arcipelago Einaudi ; 39). - ISBN: 8806166514
Datemi una barca, disse
E voi a che scopo volete una barca, si può sapere
Per andare alla ricerca dell'isola sconosciuta, rispose l'uomo, Che isola sconosciuta, domandò il re con un sorriso malcelato, quasi avesse davanti a sé un matto da legare, di quelli che hanno la mania delle navigazioni, e che non è bene contrariare fin da subito, L'isola sconosciuta, ripeté l'uomo, Sciocchezze, isole sconosciute non ce ne sono più. Chi ve l'ha detto, re, che isole sconosciute non ce ne sono più, Sono tutte sulle carte, Sulle carte geografiche ci sono soltanto le isole conosciute, E qual è quest'isola sconosciuta di cui volete andare in cerca, Se ve lo potessi dire allora non sarebbe sconosciuta, Da chi ne avete sentito parlare, domandò il re, ora più serio, Da nessuno, In tal caso, perchè vi ostinate ad affermare che esiste, Semplicemente perché è impossibile che non esista un'isola sconosciuta, E siete venuto qui a chiedermi una barca, Sì, sono venuto qui a chiedervi una barca, E chi siete voi, perché io ve la dia, E chi siete voi, per non darmela, Sono il re di questo regno, e le barche del regno mi appartengono tutte, Piuttosto appartenete voi a loro e non loro a voi, Che volete dire, senza le barche, non siete nulla, e che loro senza di voi, potranno sempre navigare...
Praticamente un sogno ad occhi aperti...il finale, poi, credo sia il sogno di ogni donna
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento