martedì 22 luglio 2008

in punta di matita

Vi siete mai messi a guardare un disegnatore che fa uno schizzo? con un tratto veloce e soprattutto con una sicurezza da fare invidia inizia a disegnare e linea dopo linea dal foglio bianco inizia ad apparire qualcosa. A prima vista può succedere che non si capisca neanche bene cosa disegna poi ecco un volto, una figura, degli oggetti, magari la punta si stacca un secondo e si posa accanto e allora s'iniziano a indovinare gli sfondi, altri personaggi altri volti e così via. Alla fine era come se fosse già stato tutto lì sul foglio bianco e tu eri l'unico a non vedere.

Un po' lo stesso mi è successo con questo piccolo libro di Vittorio Giacopini Al posto della libertà, breve storia di John Coltrane. Perché di breve storia infatti si tratta, di uno schizzo di autobiografia in cui trova perfettamente posto il percorso artistico e umano di John Coltrane uno dei grandi della musica jazz. Una matita, tre o quattro linee decise e viene fuori tutto un mondo con i suoi protagonisti, vengono fuori volti più o meno conosciuti. Dall'infanzia in North Carolina, ai primi incontri con Miles Davis a Philadelphia. Dalle magie del Five Spot Café con Thelonius Sphere Monk al nuovo incontro (stavolta più fortunato) con Davis a New York. Dalle prime incisioni talvolta talmente di fortuna da essere diventate oggi piccole gemme preziose, ai dischi della fama più compiuta. Da Blue Train a Expression.

E' solo uno schizzo quello che Giacopini, con una sicurezza e una precisione di tratto davvero notevoli, ci presenta stando attento a non eccedere mai nei particolari di un lavoro dettagliato. E questo ne è sia il pregio che il difetto. Ne è il pregio perché ti avvicina ad una figura e ad un mondo in maniera diretta, lieve, facile (ma attenzione non semplice). Ne è il difetto perché alla fine rimane forse un po' troppo in superficie spingendo così la tua curiosità verso altre letture che vadano un po' più in profondità.

Ora però mi domando: ma è davvero un difetto?

"assolutamente no. Solo i titoli dei pezzi e i nomi dei musicisti. A questo punto non so cos'altro si possa dire con le parole più di quello che sto facendo. La sciamo che la musica parli da sé" (John Coltrane a Bob Thiele, luglio 1967)


(Alabama nella mia personale esperienza di orecchioacerbissimo è tra le mie preferite, ma il mio è un giudizio puramente estetico-emotivo-personale che lascia davvero il tempo che trova)



Al posto della libertà : breve storia di John Coltrane / Vittorio Giacopini. - Roma : e/o, 2005. - 94 p. - (Assolo). - ISBN: 8876416722

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