L'altro giorno è stata una giornata allegra. Mentre aspettavo di prendere un caffè alla macchinetta ascoltavo i discorsi di un gruppo di ragazzi poco più che ventenni. Parlavano di tutto. In pochi minuti son passati dalla politica alle vacanze, dagli esami all'Università alla birretta del sabato sera. Parlavano di sogni, di aspettative, di delusioni e di gioie. Parlavano di piccoli/grandi futuri. Diciamocelo sparavano anche delle sonore cazzate, però il più delle volte erano cazzate irresistibili, di quelle che fai fatica a non (sor)ridere.
Oggi invece è una giornata triste. Uno di quei futuri si è spezzato, si è spento il sorriso di una ragazza bella dallo sguardo sincero e dai modi deliziosi. Si è spento il futuro di un ragazzo che ha avuto paura di ricostruirsi e di guardare avanti. Nel mio stomaco e nella mia testa solo il suono di quella sirena così violentemente forte mentre chiudevo il cancello. Poi un pomeriggio a cercare un perché dove un perché non esiste.
Lunedì sarà un giorno difficile perché saremo tutti lì come lo siamo tutti i giorni ma con un sorriso in meno.
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