"Mentre si dirigeva al bar spingendo a mano la bicicletta, gli tornò alla mente un dipinto di Balthus nel quale era ritratta una ragazzina che avrebbe potuto essere la figlia del farmacista da giovane, prima di perdere l'adolescenziale fiducia nella sensualità delle proprie braccia sollevate a raccogliere i capelli. Si disse che accadeva a quasi tutte le donne nate con quella qualità di smarrirla divenendo adulte, mentre quella che la manifestavano in età avanzata l'avevano quasi sempre rinvenuta per strada, essendone sprovviste in origine. Questo gli parve premiare la dedizione rispetto al talento, cosa che in natura avveniva colpevolmente di rado, e generò in lui un moto di buon umore"
(D. Longo, L'uomo verticale, Roma 2010, p. 40)
1 commento:
che bella questa immagine di come tutte noi siamo state...alcune lo sono rimaste....altre non lo saranno mai più...ciao
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