"Questa mattina, appena in piedi, mi sono guardata allo specchio. Ero un'altra: ho visto un'espressione che non conoscevo, uno sguardo che mi nascondeva qualcosa. Non ero io, o almeno non quella che riconosco volentieri; ero invece la rappresentazione di quello che vorrei evitare" (M. Vitti)
martedì 2 ottobre 2012
tra venti minuti
Tra venti minuti esco che si ricomincia. Si riprende il tappetino, il cuscino, la coperta, si trovano di nuovo le amiche di anni, le maestre e riparte un altro anno di yoga. Il ventiduesimo mi sembra. E allora prima sono andata di là nella stanzina che abbiamo per noi in biblioteca e mi sono cambiata. Mi sono messa una tuta che è un pezzo di un colore, un pezzo di un altro perché sarebbe il sotto di un'altra tuta e la felpa che non ci sta proprio col resto. Ma a yoga va così, ognuno è abbastanza libero di fare quel che vuole. Poi mi sono guardata allo specchio e mi sono vista un po' tutta raccattata, un po' come mi sento anche io in questo periodo, tutta raccattata ma con gli orecchini grandi grandi e con tutti i brilluccichi colorati. E allora ho deciso che quelli me li lascio e faccio yoga così, tutta raccattata dentro e fuori ma con i brilluccichi agli orecchi, così ogni tanto me li sento battere sul collo e mi viene un sorriso.
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