"Questa mattina, appena in piedi, mi sono guardata allo specchio. Ero un'altra: ho visto un'espressione che non conoscevo, uno sguardo che mi nascondeva qualcosa. Non ero io, o almeno non quella che riconosco volentieri; ero invece la rappresentazione di quello che vorrei evitare" (M. Vitti)
giovedì 22 novembre 2007
il loro paesaggio
Beato il mio vicino che dalle sue finestre
coglie con gli occhi i fiori che io curo,
i colori che veglio dal buio della casa.
Io penso a togliere le foglie secche
a dare l'acqua ai vasi appena serve,
devo sempre patire quando un giorno
vedo che sono morti eternamente.
Per lui sono soltanto vivi, solo belli,
non ha bisogno di saperne i nomi
per imparare come amarli meglio.
Beato lui, il vicino,
che chiama il mio balcone il suo paesaggio
e che di fronte a sé tra strada e cielo
vede distintamente il mio destino.
sono uscita sul mio balcone e mi è venuta in mente questa poesia di Silvia Bre pubblicata in Marmo letta non tanto tempo fa. Ho guardato il palazzo di fronte e ho pensato che mi trovavo nel bel mezzo del paesaggio di qualcun'altro...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento