venerdì 7 dicembre 2007

Lo yoga nelle stagioni, di S. Sabatini e S. Mori




Lo yoga nelle stagioni : respiro e posizioni per essere in sintonia con i ritmi della natura / Sandra Sabatini, Silvia Mori. - Torino : L'età dell'acquario, 2005. - 175 p. : ill. ; 21 cm. - (salute&benessere). - ISBN 88-7136-203-9



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Silvia Mori e Sandra Sabatini sono due insegnanti di yoga straordinarie. Silvia poi insieme ad un'altra insegnante di nome Laura sono state - la bellezza di 16 anni fa circa (primi anni '90) - le mie prime insegnanti e hanno avuto il merito di appassionarmi a questa disciplina che poi non ho più abbandonato. In fondo a questo libriccino, che mi è stato regalato pochi giorni fa e che raccoglie, suddivisi attraverso il ritmo e lo scorrere delle stagioni, vari esercizi (fisici e respiratori) ho trovato un racconto che mi pare proprio bello e che secondo me per certi versi centra proprio in pieno quello che ho imparato in tutti questi anni... (e che mi accompagna e mi aiuta un po' sempre)

"Un giorno i vari sensi dell'Uomo si diedero convegno. Come accade in molti incontri, essi dovevano innanzitutto decidere chi doveva assumerne la direzione. Si fece avanti la Vista e cercò di ottenere l'incarico, creando immagini meravigliose che estasiarono tutti; poi si presentò l'Odorato e creò profumi intensi e persistenti che lasciarono tutti frementi in pregustazione; ma il Gusto riuscì a superarlo, con sapori stupefacenti e deliziosi di pietanze di tutto il mondo. L'Udito creò armonie squisite che lasciarono tutti in lacrime, il Corpo produsse sensazioni fisiche che lasciarono tutti in estasi e la Mente si dilungò in teorie intellettuali il cui fascino deriva dalla profondità delle verità che esprimevano. Poi si fece avanti il Respiro, che non era nemmeno uno dei sensi! Egli disse che voleva essere lui a guidare il convegno. Tutto ciò che potè offrire fu la semplice inspirazione ed espirazione, per nulla imponente rispetto a tutto il resto. Nessuno vi fece caso. Gli altri sensi iniziarono un'accesa discussione su quale di loro sarebbe stato scelto. Il Respiro, deluso, cominciò ad andarsene. Le immagini allora cominciarono a sbiadire, i gusti persero i loro sapori, i suoni si affievolirono. 'Aspetta' lo invocarono i sensi, 'torna indietro! tu puoi guidarci. Abbiamo bisogno di te'. Il respiro tornò e prese il posto che gli spettava" (p. 171)

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