Il sovversivo : vita e morte dell'anarchico Serantini / Corrado Stajano. - Torino : Einaudi, 1976. - 188 p. - (Letture per la scuola media ; 40)
Dal verbale d'interrogatorio dell'imputato Serantini Franco.
(...) Chiesto all'imputato per quale ragione si era recato ieri sera nel luogo della città dove si verificarono i tumulti, risponde: «Ci andai perché ci si crede»
In questo libro, che è forse bene ricordare è stato pubblicato nel 1975, Corrado Stajano ha raccontato la morte (e la vita brevissima e certo non facile) di Franco Serantini avvenuta a Pisa, in seguito a violentissimi scontri tra forze dell'ordine e dimostranti, il 7 maggio 1972. E per farlo, per raccontare questa storia scomodissima ha raccolto documenti su documenti, testimonianze su testimonianze talvolta rielaborandole e talvolta limitandosi a farne una scelta e una collazione, con la perfetta consapevolezza della forza di alcune parole e di alcuni ricordi. In merito mi pare significativo riportare un brano dell'intervista rilasciata dallo stesso Stajano a Franco Bertolucci nel 2001 dove alla domanda: Cosa ti rimane oggi a distanza di trent’anni dalla vicenda Serantini, dell’esperienza del libro?, Stajano risponde:
È stato un momento di passione, quando seppi della morte di Franco Serantini provai una profonda angoscia. Decisi che ne avrei scritto. Non lo feci subito perché detesto i libri che vengono pubblicati a ridosso degli avvenimenti. È necessario analizzare i fatti, studiare i documenti, vedere i luoghi, pensarci su. Serantini è morto nel maggio del ‘72 e io ne ho scritto due anni dopo, al termine di una indagine che ho fatto in Sardegna, in Sicilia, nei posti dove Franco era vissuto da bambino, e poi a Pisa dove ho cercato di parlare con tutti quelli che l’avevano conosciuto, da Luciano Della Mea, ai vecchi anarchici della Federazione, a Valeria, la giovane figlia di Luciano, ai professori, agli studenti, alle giovani coppie della società borghese pisana che l’avevano aiutato a crescere culturalmente. E anche umanamente. I Podio Guidugli, i Prampolini, i Caleca.
Ero andato al San Silvestro a parlare con il direttore della Casa di rieducazione che ospitava Serantini, avevo parlato con alcuni magistrati e, più tardi, a Roma con il commissario che dopo l’assassinio aveva avuto una crisi di coscienza e si era dimesso dalla polizia. Il mio modo di scrivere sta tra la narrazione, la testimonianza, l’inchiesta. Ho raccolto tutto quanto era possibile, i documenti giudiziari, quelli politici.
E' un libro duro, ragionato, fortemente meditato ma al tempo stesso appassionato che proprio con il suo andare direttamente alle fonti senza lasciare troppo spazio a divagazioni e cedimenti emotivi riesce a trasmettere forte (o almeno con me lo ha fatto) il senso di angoscia e di ingiustizia che probabilmente in molti hanno provato. Per quel che mi riguarda ho trovato agghiaccianti le testimonianze - che Stajano ha posto una di fila all'altra senza quasi commentare - sui due giorni di agonia che Serantini visse nella perfetta indifferenza da parte delle istituzioni nel carcere Don Bosco di Pisa e la ricostruzione - sempre realizzata attraverso la citazione diretta di documenti - del tentativo maldestro di far sparire il corpo seppellendolo in tutta fretta, di insabbiare e di non approfondire le indagini, di indirizzare i processi. Sullo sfondo un'attenta e accurata ricostruzione della situazione italiana - e in particolare di Pisa - dei primi anni '70. In conclusione qualcuno potrebbe obiettare (e qualcuno l'ha fatto) che è un libro di parte, si è vero probabilmente lo è. Lo è per chi si accontenta sempre delle interpretazioni ufficiali di ciò che avviene, per chi non cerca mai di farsi un'idea propria delle cose, per tutti gli altri credo proprio di no.
qualche link:
- Voce "Franco Serantini" su Wikipedia
- Dossier dedicato a Franco Serantini dalla Rivista Anarchica (anno 32, n. 281, maggio 2002) dove è presente anche l'intervista di Franco Bertolucci a Corrado Stajano
- Sito web della Biblioteca Franco Serantini (BFS) di Pisa
- Dizionario biografico degli anarchici italiani curato e pubblicato dalla BFS
La mia meraviglia per l'edizione dedicata ai ragazzi delle scuole medie l'ho già espressa altrove, e dopo la lettura è rimasta perfettamente intatta... oggi sarebbe davvero impensabile.
Nessun commento:
Posta un commento