Oggi è la festa della donna e, dopo approfondite riflessioni, ho deciso di fare un post su una lettura, molto al femminile, che ho fatto un bel po' di anni fa, ma che a tutt'oggi rimane una delle più belle e significative mai fatte. Un libro coinvolgente e bello come pochi altri scritto da un'autrice, Marlen Haushofer, che purtroppo è stata un po' troppo presto dimenticata.
La parete, scritto da Marlene Haushofer nel 1963, è un romanzo particolarissimo. E' un diario, non in forma di diario, una sorta di memoria; la cronaca di una rinascita, intesa davvero come "nuova nascita" di una donna. La trama è tutta nell'invenzione iniziale: l'apparizione inspiegabile di una parete trasparente, liscia, fredda che in pratica isola una donna in uno chalet in cima alle montagne obbligandola in tal modo a reinventarsi da capo tutta la propria vita. Unica compagnia la natura, un cane, alcuni animali. Poi non succede più niente se non l'accordare la propria vita ai ritmi delle stagioni, i gesti quotidiani, le nuove piccole conquiste di autonomia e indipendenza. Pagina dopo pagina il lettore non può far altro che assistere e condividere la trasformazione interiore e fisica di questa donna, di cui l'autrice non rivela mai il nome e attraverso la sua solitudine e il suo isolamento riuscire a avvertire una nuova percezione e valorizzazione di sé e ad esserne coinvolto completamente.
La prima pagina:
"Oggi, 5 novembre, inizio la mia cronaca. Annoterò tutto con la massima precisione possibile. Ma non so neppure se oggi sia veramente il 5 novembre. Nel corso dell'ultimo inverno ho smarrito alcuni giorni. Non sono in grado di dire che giorno della settimana sia. Credo però che ciò non abbia molta importanza. [...] Non scrivo per il gusto di scrivere; vi sono costretta dalle circostanze, se non voglio perdere la ragione. Non c'è nessuno che possa occuparsi o aver cura di me. Sono completamente sola, e devo tentare di sopravvivere ai lunghi, bui mesi dell'inverno. Non conto che queste annotazioni vengano mai trovate. Per ora non so nemmeno se lo desidero. Forse lo saprò quando avrò finito di scrivere questa cronaca. Mi sono imposta questo compito per impedirmi di fissare il crepuscolo e di aver paura. Perché ho paura. Da ogni lato la paura striscia verso di me, e non voglio attendere che mi raggiunga e mi sconfigga. Scriverò fin quando annotta, di modo che questo nuovo, insolito lavoro mi affatichi la mente, la renda vuota e sonnolenta. Non temo il mattino, solo i lunghi pomeriggi crepuscolari."
La parete / Marlen Haushofer ; traduzione dal tedesco di Ingrid Harbeck ; postfazione di Gunhild Schneider. - Roma : e/o, 1992. - 285 p. - (I tascabili e/o ; 22). - ISBN: 8876411372
3 commenti:
sembra davvero bello questo libro,mi metti curiosita'. ah, complimenti per la scrivania! se io la tenessi cosi' ordinata non ritroverei piu' nulla...(sono un disastro)
secondo me ne vale proprio la pena ... (riguardo alla scrivania ti capisco perché io sono uno schifo in fatto di ordine... e infatti già oggi non è più così...) ciao
è noiosissimo...ripetitivo!!
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