giovedì 29 maggio 2008

lo amo un po', molto, alla follia!

Al numero 12 di rue Mercoeur a Parigi da due anni abitava la famiglia Morlevent. Tre bambini e due adulti, il primo anno. Tre bambini e un adulto, il secondo anno.. E, quel mattino, solo tre bambini: Simèon, Morgane e Venise, quattordici, otto e cinque anni.."


Comincia così questo romanzo per adolescenti della scrittrice francese Marie-Aude Murail. Un libro esagerato nel vero senso della parola dove si trova tutto quello che può far "stroppiare" una storia. Tre fratelli rimasti orfani: Siméon un quattordicenne fisicamente insignificante ma superdotato che per svago si legge Così parlò Zarathustra e Il capitale sociale; Morgane, otto anni, l'ombra del fratello, ma non dotata come lui, una bambina di cui tutti si dimenticano; Venise, cinque anni, bellissima e divertente con i suoi riccioli dorati e gli occhi color pervinca, una bambina di cui non ci si può non innamorare a prima vista. Un padre che è fuggito per ben due volte lasciando a se stesse due famiglie. Una madre che, depressa, si è tolta la vita bevendosi una bottiglia intera di Anitra WC. Due fratellastri: Josiane, oftalmologa, un tipo frigidino che non può avere figli e che immediatamente vede la possibilità di trovarsi una bambina così bella come figlia (ma che non degna di uno sguardo gli altri due); un fratellastro Barthélemy, omosessuale, biondo e con gli occhi color pervinca, un ragazzo di cui non si può fare a meno di innamorarsi a prima vista ma al tempo stesso distratto, pigro e inaffidabile. Una vicina di casa, Amanda, che a giorni prefissati viene picchiata dal marito. Una assistente sociale che deve trovare la soluzione migliore per i tre ragazzi e un giudice donna, che tiene e mangia di nascosto cubetti di cioccolato fondente. La storia è presto fatta. Questo romanzo parla di tre ragazzini rimasti orfani e di un assistente sociale e di un giudice che devono scegliere a chi affidarli tra una sorella francamente antipatica, ma affidabile e un fratello, francamente strepitoso, ma inaffidabile.

Ma non è così! Ve l'avevo detto che questa è una storia esagerata. Allora ci si mette anche che Siméon si ammala, di una malattia grave che sembra non dare scampo: leucemia. E allora ci si aggiunge anche un primario, il dottor Mauvoisin, che si prende a cuore la sua vicenda (e la sua famiglia) e tutto un reparto che si innamora del giovanissimo e dotatissimo malato e del suo sconclusionatissimo ma irresistibile fratello. Ci si mette un obiettivo che sembra più grande di tutto: guarire per poter prendere la tanto ambita maturità. E allora ci sono bambini/adulti che si abbandonano rendendosi conto di essere solo bambini e adulti/bambini che si rendono conto di dover crescere e alla svelta.

Non vado oltre, perché questa storia è da leggere. Potrebbe stroppiare ma non stroppia, perché l'autrice, con un linguaggio e una scrittura di una fluidità invidiabile, ne fa una storia (molto) drammatica ma al tempo stesso (molto) divertente, (molto) commovente ma al tempo stesso (molto) esilarante. Un libro per adolescenti come, sinceramente, non ne trovavo da tempo. E Bart insomma adesso chi se lo può dimenticare...

Oh boy! / Marie-Aude Murail ; traduzione di Federica Angelini. - Firenze : Giunti Junior, 2008. - 187 p. - ISBN: 9788809051713

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