martedì 3 giugno 2008

immagini sognate... (La notte, di M. Lodoli)

- Ho obbedito quanto ho potuto.
- E poi?
- Poi mi sono sentito troppo solo.


Faccio una premessa obbligatoria. A me i racconti lunghi (o romanzi brevi) in cui la storia sta perfettamente a metà tra il sogno, la fantasia pura e la realtà piacciono moltissimo. Mi rilassano estremamente. Sostanzialmente riescono a farmi staccare la spina e la mente. Ecco il motivo per cui La notte di Marco Lodoli mi è piaciuto davvero molto. Un uomo, Costantino, in giro in una Roma di notte, in una brutta Roma di notte. Con lui due uomini, Fedele e Ottavio, due dei tanti Fedele e Ottavio che Costantino ha incontrato. Con lui la consapevolezza che sarà l'ultima notte della sua vita perché quei due uomini quando si farà giorno lo uccideranno. Con lui quindi un'intera vita, rivissuta momento per momento attraverso tanti flashback che è come se fossero tanti sogni in quell'ultima (e a tratti quasi unica) notte. Tanti piccoli sogni di una luminosità estrema, immagini fortemente surreali che ti entrano un po' dentro e ti sorprendono cullandoti. Leggere si legge in un soffio, come respirare, come bere un bicchiere d'acqua fresca; potere di una scrittura estremamente piacevole e scorrevole nonostante in realtà il registro cambi continuamente.

Non dico altro, stamani sono stanca e ho la testa un po' annebbiata, però questo libro meritava davvero. Anche se forse meritava che ne parlassi in un giorno migliore. Non lo so. Quello che so è che leggerò qualcos'altro di Lodoli, a breve.


Se però volete leggere qualcosa di più e di meglio, guardate qui.

La notte / Marco Lodoli. - Torino : G. Einaudi, c2001. - 88 p. - ISBN: 8806158295

2 commenti:

pb ha detto...

:)
è andata bene. :D

mastrangelina ha detto...

volevo un consiglio e tu? picche...:D

p.s.: vorrà dire che userò la mia testolina e mi leggerò Sorella e poi Il vento o I fiori... scherzi a parte questo l'ho letto davvero incuriosita da quello che ne avevi scritto di là, per cui merci :)