Vabbé ormai che ero partita ho proseguito. Ho svoltato e forza dell'abitudine invece di andare verso la libreria sono infilata diritta nel parcheggio della Coop (circa due terzi di strada). Ora voi pensate che me ne sia accorta? Invece no. Mi son piazzata davanti alla sbarra per entrare e ho iniziato convulsamente a pigiare il telecomando del cancello di casa senza chiaramente ottenere alcun risultato. Tutto ciò finché un poveretto che aspettava di entrare subito dietro a me ha avuto il buongusto di suonare il clacson risvegliandomi. Allora ho preso il biglietto, ho parcheggiato, sono andata ad obliterare e poi sono uscita dall'altra parte.
Dopo confesso che mi veniva da ridere da sola... voi potete tranquillamente ridere con me (ma non di me!)
Poi arrivata finalmente (e faticosamente) a destinazione mi sono comprata:
- Lettera a D., di André Gorz
- Pummarò. 50 ricette con il pomodoro, di Elisabetta Piazzesi
- Il lapis del falegname, di Manuel Rivas
- Il dilemma dell'onnivoro, di Michael Pollan
3 commenti:
Vabbè che la Coop sei tu, diceva una pubblicità di qualche tempo fa, ma forse è proprio il caso di staccare e pensare ad altro piuttosto che usare il telecomando di casa ...
Comunque, se nonostante l'evidente stato confusionale, pochi minuti prima ti eri ricordata di salutarmi con un simpatico messaggio, allora prometto di smettere di ridere e ti auguro la buona notte!
Sui libri acquistati poi ci dirai con calma.
Probabilmente ho spremuto le ultime energie nel tuo messaggio... per cui sentiti pure un po' in colpa, e ridi pure tranquillo! :)
p.s.: dal tuo invece di messaggio mi viene da farti una domanda: ma sei anche tu tra gli scaldasedie tanto amati da Brunetta? ... perché se è così siamo colleghi...
Fannullone, nullafacente, scaldasedie collega del parastato, presente!
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