giovedì 16 ottobre 2008

sfondi e percezioni

"legato con invisibili catene a una invisibile letteratura"
(da una lettera a Felice Bauer, 1913)

Questo libro di Klaus Wagenbach è arrivato al momento giusto. Un momento in cui non si ha tanta voglia di pensare, di riflettere di approfondire perché le cose intorno sono già un po' troppo coinvolgenti e complicate. E allora ben venga una gran bella e affascinante biografia di Franz Kafka cucita insieme attraverso le foto della sua vita e attraverso le foto dei luoghi visitati, degli amici, delle donne amate, dei colleghi, degli editori, delle prime edizioni dei suoi libri e racconti, delle case abitate, dei familiari, dei manoscritti e dei sorprendentissimi disegni. La biografia di un uomo che in questo modo si dilata diventando insieme biografia di un luogo e di un tempo. E'un lavoro accurato e meticoloso quello realizzato da Klaus Wagenbach che, se gli si vuole trovare un difetto, proprio per la sua pignolissima accuratezza e meticolosità, manca un po' di poesia e di incantesimo. Però si sfogliano le pagine e ci si trova proiettati in un altro mondo e in un altro tempo e, nonostante le schede introduttive alle varie sezioni e le didascalie delle foto siano agili e leggere, ci si mette anche un po' ad arrivare in fondo perché è oltremodo divertente e rilassante perdersi a guardare questi volti, le loro acconciature, i cappelli, gli abiti; ad osservare il mutare di mode e abitudini; a mettere insieme le foto di Praga con i ricordi di viaggi fatti più o meno recentemente; ad analizzare il volto dello scrittore attraverso le varie fasi della sua vita.
Wagenbach nella Premessa racconta che gli ci sono voluti trent'anni per raccogliere questo nucleo di fotografie e documenti e non si stenta a crederlo considerata la mole di materiale messa coerentemente insieme e suddivisa in nove sezioni (Famiglia, infanzia; Ginnasio-liceo e Università; Praga, capitale del regno di Boemia; Viaggi, amicizie, parentele; L'Istituto di Assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro; L'anno 1912; I primi libri; Vivere o scrivere, 1913-1917; Gli ultimi anni) che, analizzando sfera personale e pubblica del Kafka uomo e scrittore, ci restituiscono una descrizione a tutto tondo per certi versi rara.

C'è una frase che mi ha colpito molto nella Premessa scritta da Klaus Wagenbach: "Ci sono dunque due modi possibili di leggere questo libro di immagini: o come acquisizione di un certo numero di particolarità (otticamente percepibili) della biografia di un importante scrittore praghese tra gli anni 1883 e 1924; o come visione d'insieme della distanza che separa lo sfondo materiale dalla formulazione letteraria". Se da un lato trovo che sia vero da un altro non mi convince del tutto. Non vedo infatti alternanza nelle due tipologie di lettura quanto invece una forte e costante compresenza e non sono assolutamente d'accordo sul fatto che restituisce la lontananza tra "lo sfondo materiale" e la "formulazione letteraria" perché invece, a mio avviso, proprio alcune immagini dei luoghi, delle strutture in cui Kafka si trovò a vivere e operare, certe esperienze di vita, certi incontri che in questo libro sono documentati e quindi resi "otticamente percepibili" danno la misura e la cifra esatta di parte della letteratura e della scrittura di questo autore così particolare e lo fanno molto più di quanto un qualsiasi libro di critica o di analisi testuale avrebbe potuto fare. Del resto però questo è l'annoso dibattito sempre presente e mai sciolto su quanto il substratum culturale, storico e sociale agisca sull'immaginario di un autore (ma al termine si potrebbe tranquillamente sostituire pittore, scultore, fotografo, regista...) e di quanto conseguentemente ne compenetri il lavoro. Così annoso, presente e mai sciolto che credo durerà in eterno perché effettivamente irrisolvibile.

Personalmente dico che questo libro è da leggere e sfogliare con cura e interesse perché restituisce moltissime e piacevoli sorprese.

* Franz Kafka : immagini della sua vita / Klaus Wagenbach. - Milano : Adelphi, ©1983. - 196 p. : ill.

1 commento:

Paoletto ha detto...

Dell'immenso Franz ho letto molto ma questo mi mancava proprio, grazie per averlo segnalato!