Poco fa si è aperta la porta della biblioteca ed è entrato un tipo straordinariamente bello con due occhi azzurri come il mare, un po' assassini. Io ci penso e dico questo è un attore mi pare di conoscerlo e infatti quando si è avvicinato lui era proprio l'attore che pensavo io. Allora io, che ho una dignità, mica gli dico tu fai l'attore e io ti conosco. No queste cose le fanno le adolescenti. Io gli faccio due occhi da pesce lesso e un sorriso che mi sono sforzata per non farlo sembrare troppo ebete. Allora lui pensa lei mi ha riconosciuto ma ha dignità e non me lo dirà. Io gli do la collocazione del libro e gli spiego dove lo trova. Lui va, lo trova (che le spiego bene le cose io) e torna con un sorriso bello largo che io ho durato fatica a stare diritta sulla sedia. Si avvicina e con una bella voce mi fa: grazie. E io: prego. Si volta e fa per andarse, poi torna indietro e mi dice: ti va un caffè? E io: certo (senza balbettare). Bon mi sono presa un caffè con un attore di cinema e televisione bellissimo, con due occhi azzurri un po' assassini. E poi uno dice che fatica andare a lavorare.
p.s.: chi è non lo dico per privacy :) (solo alle amiche, forse)
3 commenti:
un ooooohhhhhh di invidia
:)
il libro. quello voglio sapere. che libro ha preso
ed ecco a voi la domanda sensata :)
il libro è quello di G. De Cataldo, Nelle mani giuste
che poi a questo punto mi verrebbe anche la battuta cretina ma evito va' che è meglio
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