"Questa mattina, appena in piedi, mi sono guardata allo specchio. Ero un'altra: ho visto un'espressione che non conoscevo, uno sguardo che mi nascondeva qualcosa. Non ero io, o almeno non quella che riconosco volentieri; ero invece la rappresentazione di quello che vorrei evitare" (M. Vitti)
sabato 1 dicembre 2012
una frazione di secondo e un secolo
Tempo fa il dottore che ci parlo mi ha detto che io ci metto una frazione di secondo a sentire le cose e poi ci metto un secolo a prenderne atto. Ha ragione. E infatti sono giorni che ho una sensazione negativa e cerco di nascondermela. Il problema è che invece questa sensazione c'è ed è proprio viva viva dentro di me. Allora ho pensato che forse se lo scrivevo qui che questa sensazione negativa c'è e che so anche perfettamente che nome e cognome ha, allora magari dopo smetto di far finta che non esiste. Ora si tratta di decidere se ho voglia e soprattutto la forza e il coraggio adesso di affrontare anche questo o se decido che rinuncio in partenza. Anche se magari rinuncio a qualcosa di importante. Non lo so, intanto spengo.
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3 commenti:
agire o non agire, ma non lasciamo che ad agire siano gli altri.
@francesco, assolutamente sì, anche se a volte è difficile è l'unica scelta giusta. Un abbraccio.
io dico... tentare. così, per non stare col rimpianto...
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