domenica 11 maggio 2008

Cattiveria: Stupro, di J. C. Oates





Dopo aver subito uno stupro di gruppo, esser stata malmenata e lasciata a morire sul pavimento della lurida rimessa per le barche di Rocky Point Park; dopo essere stata trascinata in quella baracca da cinque - a meno che non fossero sei, o forse sette - ragazzi ubriachi mentre la figlia dodicenne urlava "Lasciateci andare! Non fateci del male! Vi prego non fateci del male!" Dopo che come un branco di cani che attaccano la preda l'avevano afferrata, torcendole le caviglie e facendole perdere entrambi i sandali con il tacco alto sul sentiero che costeggia la laguna. Dopo averli pregati di lasciare libera sua figlia mentre loro le ridevano in faccia...


E' un libro cattivo questo qui della Oates. E' cattivo l'argomento centrale: la violenza sessuale su una donna e la violenza sulla figlia che è costretta ad assistere impotente. E' cattivo il ragionevole dubbio che si insinua e che fa dei carnefici le vittime e delle vittime i carnefici, annullando e annientando ogni rapporto umano e sentimentale. E' cattivo il messaggio: la violenza della vendetta che, intelligente e sinuosa, rende quella giustizia che i tribunali non sono riusciti ad accordare. E' cattivo il finale che sulla violenza della vendetta costruisce un seguito fintamente radioso e sereno. E' cattiva e dura la scrittura che alternando registri diversi, descrizioni, discorsi tutti in seconda persona, non fa sconti alla cattiveria della storia. E' un libro che lascia perplessi di una scrittrice che trovo davvero straordinaria. E' un libro che si divora, da cui si ha fretta di staccarsi, per cui si prova un fastidio quasi fisico. Però è un libro su cui, col pensiero, si ritorna spesso. Come si ritorna spesso a pensare al titolo Stupro e al suo complemento una storia d'amore...

Stupro : una storia d'amore / Joyce Carol Oates ; traduzione di Rino Serù. - Milano : Bompiani, c2004. - 187 p. - (Narratori stranieri). - ISBN: 8845232484

1 commento:

zoe ha detto...

in poche righe, riesci come una lama ad entrare dentro.
Ammetto che mi fa paura questo libro proprio per l'argomento che tocca e per la capacità che lei ha di muoversi su registri diversi. Però se prima ero titubante, oggi, dopo aver letto "qui" sono sicura che lo farò... al più presto.

[scusa per la forma, brutto mal ditesta :( ]