"Questa mattina, appena in piedi, mi sono guardata allo specchio. Ero un'altra: ho visto un'espressione che non conoscevo, uno sguardo che mi nascondeva qualcosa. Non ero io, o almeno non quella che riconosco volentieri; ero invece la rappresentazione di quello che vorrei evitare" (M. Vitti)
sabato 2 agosto 2008
medicamenta
Mi dispero perché non ho parole
che ad attrattarti e tenerti sian ventose,
né a impaurirti parole-pistole
del pari del vetriolo perniciose;
non ne ho, per colpirti, come mole,
attive maledette e contagiose,
neanche ne ho armate o di gran mole,
o lievi, per sfiorarti o voluttuose,
e termometriche, o anche al tornasole,
d'intimità segrete in più curiose,
di contese, in riserve nere, spose
al piacere; nemmeno di insidiose
ne ho, quelle che in cuore sono esplose,
e non lasciano mai intatte le cose.
Sono parole d'amore quelle che Patrizia Valduga non riesce a trovare in questa poesia, parole per il suo uomo, parole che lo leghino a sé e che lo colpiscano. Nella realtà delle sue poesie invece Patrizia Valduga di parole ne ha e ne ha anche tante: parole belle, meditate, rare, sensuali, crude, dure, parole comuni e parole desuete. Parole incastonate in costruzioni e strutture ricercate; oppure parole liberate in piccole frasi di una semplicità estrema. E' la sfera sessuale ad essere indagata in questa piccola raccolta, una sessualità che è cercata e respinta, amata e odiata, voluta e subita. In un continuo alternarsi ed evolversi che colpisce.
Vieni, entra e coglimi, saggiami provami...
comprimimi discioglimi tormentami...
infiammami programmami rinnovami.
Accelera... rallenta... disorientami.
Cuocimi bollimi addentami... covami.
Poi fondimi e confondimi... spaventami...
nuocimi, perdimi e trovami, giovami.
Scovami... ardimi bruciami arroventami.
Stringimi e allentami, calami e aumentami.
Domami, sgominami poi sgomentami...
dissociami divorami... comprovami.
Legami annegami e infine annientami.
Addormantemi e ancora entra... riprovami.
Incoronami. Eternami. Inargentami.
Forse non è la migliore Valduga che finora ho trovato, ma sinceramente questa donna non riesce a rimanermi indifferente.
Medicamenta e altri medicamenta / Patrizia Valduga ; con uno scritto di Luigi Baldacci. - Torino : G. Einaudi, c1989. - 81 p. - (Collezione di poesia ; 211). - ISBN: 8806116185
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2 commenti:
più o meno è tutta così, la Valduga.
Che mi sono perso, finora, non avevo mai letto niente di lei ...
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