martedì 15 settembre 2009

e ora silenzio

Quel silenzio di cui mi nutro. Quegli spazi che non riesco a eliminare. L'altra sera sono andata a un concerto, con me persone carissime a cui voglio un bene per cui non ho parole. Un flash. Una canzone. Uno sguardo che si posa con coscienza su un luogo. La strada della mia scuola, la strada dove sono nata, la strada dove ho vissuto gli anni più belli che io ricordi, la piazza dove ho imparato a camminare, a andare in bicicletta e dove ho dato il primo bacio. Volti accanto a me a cui potevo dire tante cose ma a cui ho saputo regalare solo una lacrima. Di quelle che ti rigano il volto e poi bruciano, come quando sei in spiaggia e senti il sale e il sole.
Ieri inattesa una mail con una foto. Una foto di quella lacrima e poche parole: lo vedi perché io è da più di vent'anni che ti voglio bene.
Le parole a volte non servono.