(questa me l'ha trovata la radio mentre venivo via e c'erano le prime goccioline sul vetro)
"Questa mattina, appena in piedi, mi sono guardata allo specchio. Ero un'altra: ho visto un'espressione che non conoscevo, uno sguardo che mi nascondeva qualcosa. Non ero io, o almeno non quella che riconosco volentieri; ero invece la rappresentazione di quello che vorrei evitare" (M. Vitti)
giovedì 1 ottobre 2009
melograni
Io oggi lavoravo fuori sede. Niente biblioteca, ma un'esposizione d'arte. Una cosa importante fatta con gli Uffizi. In pratica stavo lì, sorridevo alle persone che venivano e se volevano gli spiegavo un po' di cose. Che insomma un po' di storia dell'arte io la so. Oggi pomeriggio sono stata in questa piccola chiesa affrescata insieme a dodici opere, alcune oggettivamente strepitose, altre soltanto belle. Guardavo gli affreschi (che quelli sì sono strepitosi) e pensavo che si potrebbe fare una lettura bellissima coi bambini. E infatti io il 6 e il 13 novembre farò lì le letture coi bambini. Ad un tratto sono uscita e fuori c'è tutto un murettino a secco che circonda il sagrato. Da un lato un prato grande con un accenno di bosco alla fine, dall'altro una collina tutta piantata a olivi con in cima quella che una volta era una casa contadina, dall'altro lato uno stradino sterrato in salita che costeggia una vigna. Devono aver finito ora di raccogliere l'uva. Di fronte c'è la strada che porta fin qui e che prosegue oltre. Una strada che anni fa quando abitavo qui vicino ci venivo a correre. Una strada che in un libro hanno definito "la più bella del mondo". Che sia la più bella del mondo forse è esagerato ma che è incredibilmente bella è vero. Allora mi sono voltata e davanti alla chiesa c'era il muretto e un grande vaso di cotto con dentro un melograno con le foglie tutte gialle e tre melograne belle grosse attaccate. Il muretto era al sole del 1 di ottobre e allora io mi sono seduta e su un foglietto, con la penna, ho scritto questo post. E ho scritto che questo pomeriggio di ottobre, col sole, il muretto, la chiesa affrescata, i melograni, il mio libro in questo che è proprio un piccolo angolino di paradiso è una tra le cose belle che ho.
(questa me l'ha trovata la radio mentre venivo via e c'erano le prime goccioline sul vetro)
(questa me l'ha trovata la radio mentre venivo via e c'erano le prime goccioline sul vetro)
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4 commenti:
il melograno comunque è un albero che secondo ma ha un'aura magica, non è un caso se la melagrana è così simbolica, in senso iconografico ma anche emotivo (per me).
adesso ti blippo qualcosa a mo' di graziassai bambina (alla Coliandro, savasandi').
@chiaratiz, anche per me è così, non a caso il titolo e lo sguardo sopra :)
@CalMa, grazziassai a te coliandro! io guarda oggi avevo bisogno di qualcosa di sorridente e meno male che è arrivato CalMa :)
Erano ani che non sentivo questa canzone. Anni.
Grazie
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