Ieri è stata un giornata di quelle che se una si metteva a pensare a tutte le cose che aveva da fare non si alzava neanche dal letto. A una a una le ho fatte tutte, solo che fino a un certo punto mi ero dimenticata della più importante. Mentre ero a fare la lettura però ho avuto come un lampo improvviso. Mi sono girata verso la mia capa che era lì con me e le ho detto: oggi c'è la festa della Loretta. E lei ha sgranato gli occhi che da tante cose che avevamo da fare ieri se l'era dimenticata pure lei. Allora siamo uscite da lì, ci siamo cambiate velocissimamente che era la sera tardi, abbiamo caricato in macchina il tappeto, i cuscini, i libri, le sedie piccole, le cartelline e siamo partite a razzo per arrivare il prima possibile. Non andava bene che nessuno della biblioteca ci fosse.
Siamo arrivate a questo nido che adesso ha vent'anni ed è ancora abbastanza speciale, ma che vent'anni fa era un nido come pochi ce n'erano. Insomma siamo arrivate lì ed era pienissimo. C'era Anna, c'era Liliana che lei è la capa dei nidi, c'era Massimo che è il nostro giardiniere/cantante, c'erano Patrizia e Rossella, c'era Luciano che come al solito mi ha fatto la battuta che sono la sua fidanzata e io come al solito gli ho risposto caro mio ti piacerebbe, c'era Sonia, c'era l'altra Anna, c'era Stefano, c'era Adriana, c'era Rita, c'era Giovanna, c'era un sacco di gente che non conosco e che non conoscerò. C'erano i vasi dei laboratori che abbiamo fatto qualche anno fa, le cose di lana cotta, i fiori di velina, le fotografie dei topolini, le fotografie delle cose fatte in biblioteca, c'erano gli strumenti musicali. Insomma c'erano tutti, l'unica che non c'era era Loretta.
E Loretta non poteva esserci perché lei se ne è andata quest'estate. Un giorno siamo arrivati al lavoro e abbiamo trovato una sua mail in cui ci salutava e ci diceva che lei non aveva più tempo, che non avremmo dovuto cercarla, ma che più in là avrebbe organizzato una festa. E ieri dopo mesi proprio una festa è stata.
Ecco a un certo punto tra tutta queste persone ho visto una donna e non c'era dubbio su chi fosse e allora mi sono avvicinata e l'ho salutata. E abbiamo iniziato a parlare e a ridere e poi a un tratto le ho raccontato una cosa che non avevo ancora raccontato ma che mi era salita agli occhi come tanti spilli leggendo quella mail estiva. Che con sua sorella ci eravamo incontrate l'ultima volta in ascensore il 1 aprile del 2008 di mattina, in Comune, lei stava andando via che era il suo primo giorno di pensione e io stavo scendendo che dopo tanti anni avevo appena firmato il mio contratto indeterminato. E che allora per festeggiare eravamo andate a prenderci un cappuccino e una bella bigné al cioccolato.
Ecco io credo che anche ieri sera a tutte e due ci sono saliti gli spilli agli occhi solo che invece ci siamo fatte solo un sorriso.
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