"Questa mattina, appena in piedi, mi sono guardata allo specchio. Ero un'altra: ho visto un'espressione che non conoscevo, uno sguardo che mi nascondeva qualcosa. Non ero io, o almeno non quella che riconosco volentieri; ero invece la rappresentazione di quello che vorrei evitare" (M. Vitti)
sabato 4 settembre 2010
reggersi
Ieri nel chiacchierare ho scoperto che io sto come quando si sale in un crepaccio in montagna con una mano a un appiglio, l'altra a un altro appiglio, un piede puntato su una roccia e l'altro arpionato in un buco e che sarebbe bene che mollassi un po' mani e piedi. Stanotte mi sono chiesta, ma non è che cado se mollo tutte le prese?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
I casi sono due: o si cade o si vola.
(Raffa ha ragione, però io propendo per la possibilità del volo ;-) sì, ce la si può fare...)
Posta un commento