La mia città è bella. Ma non è bella come pensate voi perché ci sono palazzi belli, piazze belle, chiese grandi, musei straordinari. Sì certo anche, e se è per quello c'è anche una quantità di turisti che la metà potrebbe bastare. La mia città è bella perché io ci trovo le mie cose. Ieri sera è venuta una mia amica da un'altra città ancora più bella, più grande, con tante piazze e tante chiese e tanti musei straordinari. Una città capitale quella. Io sono andata a prenderla alla stazione e ci siamo fatte un giro. Che poi chiamalo giro in pratica siamo entrate in libreria e abbiamo comprato due bustate di libri e poi siamo andate girovagando e chiacchierando fitto fitto per il centro. Abbiamo mangiato praticamente in piedi da un mio amico e poi di nuovo fuori sedute su uno scalino in Piazza della Signoria. C'era caldo, una serata di quelle che sembrano più da fine estate che autunnali. C'era un po' di vento. C'era un sacco di gente, ma gente bella di quelle che ti piace anche solo guardare i volti. C'era uno che suonava e c'era un gruppetto di giapponesi che si facevano le foto notturne. Ecco quello era sentirsi a casa. Siamo state così tanto lì che il mio amico ha fatto in tempo a chiudere a a raggiungerci e allora è partito un gioco a inventare una storia, di fantasia, a ruota libera. Ognuno un pezzo e via senza fine. Una storia e un gioco così stupidamente divertente che se ci ripenso mi viene da ridere. Noi lì a ridere, seduti su uno scalino a inventare storie di fantasia in una piazza che, lo ammetto, è bella per tutti i motivi estetici, storici di questo mondo, ma soprattutto è bella perché è mia. E sì è vero ci "sta di casa il vento"* ma a me il vento piace.
(*V. Pratolini, Cronaca familiare)
4 commenti:
Bello. Il vento come pagina si cui si raccontano storie.
Fabrizio è bello quello che hai scritto. Grazie.
Effettivamente è bellina la nostra città ;-)
@Simone... sì sì diciamo che è parecchio bellina ;)
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