lunedì 6 settembre 2010

ho solo

Ci sono dei momenti che sono speciali anche se a pensarci bene non c'è assolutamente niente di speciale intorno a te. L'altra sera ad esempio ero sola in macchina. Tornavo a casa all'inizio della notte e tra me e il fuori c'erano solo il finestrino semiaperto e la radio accesa. Tra me e il dentro invece c'era una massa informe di pensieri che si srotolavano, si arricciavano e si annodavano e si allungavano. Tra me e il dentro c'era un momento di calma strana, di una piacevolezza quasi fisica. Una di quelle sere in cui hai da fare un po' di strada e la città ti sembra bellissima anche se in effetti non attraversi nessun posto bellissimo. Hai da fare un po' di strada e quando arrivi ti faresti ancora un giro dell'isolato per prolungare quel momento lì, come se uscendo da quella scatola si rompesse un equilibrio fragile. Come se fermandoti si interrompesse l'incantesimo.
Credo sia l'incantesimo di riuscire a godere di momenti propri. Di vederli forse, di ascoltarli, di non farseli soltanto scivolare addosso. Di ascoltare una canzone con un senso che solo raramente ti ricordi di avere. Un senso che ti sta lì sospeso tra la pancia, il cuore, il respiro e la testa. E forse ci vuole un momento in cui sei sola, la città intorno, il vento e l'inizio della notte per ricordarti di averlo quel senso lì. E allora la radio suona bassa e tu quella canzone l'ascolti e un po' ti meravigli che possa non stancarti mai, un po' ti commuovi che ti smuova migliaia di cose dentro, un po' ti viene da sorridere, un po' te la senti addosso come se la musica fosse una mano che ti sfiora e ti tocca nei punti più sensibili che hai.
Ecco avrei voluto non essere sola l'altra sera per quei quattro, cinque minuti che mi sono sembrati lunghi e brevi insieme, per la durata di quella canzone lì e poi dopo. Avrei voluto ascoltare quelle note e quelle parole nel silenzio di un viale, di altre macchine, e di un respiro accanto al mio. E adesso vorrei riuscire a trovare le parole giuste per far sentire quell'emozione e l'intensità di quel momento in cui ero sola ma non lo ero, ma non le ho. Non ho l'insieme del vento, della temperatura, della città, della velocità della macchina, non ho l'insieme del mio respiro, del mio stato d'animo, non ho la consistenza dei vestiti che avevo e che mi sfioravano. Non ho tutto quell'insieme lì. Ho solo la parte finale di tutto questo e poi adesso ho solo la canzone.

2 commenti:

Paoletto ha detto...

Sì, ma che canzone... solo tu e IF potete creare momenti simili.

mastrangelina ha detto...

@paolo, ecco io lo sapevo che uno che capiva c'era :) bentornato qui tra noi.. che qui siamo contenti ogni volta che passi (e mi sa che te l'ho detto tante volte ma ripetere fa bene!). Un bacio f.